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Tutti i documenti->Consultazione tesi->Cure Complementari->2001-2002->
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Il bisogno spirituale delle persone assistite nelle unità di cure palliative. I pazienti, gli infermieri e gli altri operatori dell'equipe: il loro punto di vista.
RENNA Sandra_slides.ppt
RENNA Sandra_tesi.doc
RENNA Sandra
815 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Cure Complementari
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Sampietro Prof.ssa Patrizia
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Medicina d'Urgenza Geriatrica - ASO San Luigi Gonzaga - Orbassano (TO)
Tel. della Sede Lavorativa:
011/9026603
Email dell'Autore:
saren44@lycos.it
Abstract:
TITOLO
Il bisogno spirituale delle persone assistite nelle Unità di Cure Palliative
PREMESSA
Quando una persona si trova vicina alla morte la spiritualità diviene una dimensione particolarmente saliente, come affermano diversi autori; infatti spesso essa, manifesta bisogni spirituali e non solo fisici e psicologici.
SCOPI
Documentare: il significato e la rilevanza attribuiti alla spiritualità, la capacità degli operatori di individuare bisogni spirituali e gli interventi attuati per affrontarli, chi si occupa della dimensione spirituale e chi dovrebbe occuparsene, il grado di formazione degli operatori e le difficoltà che essi percepiscono.
MATERIALI E METODI
È stata effettuata un’indagine attraverso la somministrazione di un questionario rivolto a operatori di cure palliative, persone assistite e familiari. Il campione è composto da 165 operatori, che operano a domicilio o in hospice nel Nord Italia, 16 assistiti e 18 familiari.
RISULTATI
La spiritualità è rileva
La variabilità delle pratiche infermieristiche nella gestione del paziente con catetere venoso centrale.
TISO Alessandro_slides.ppt
TISO Alessandro_tesi.doc
TISO Alessandro
403 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Cure Complementari
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Montrucchio Prof. Giuseppe
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Unità operativa di medicina generale Prof. Emanuelli
Tel. della Sede Lavorativa:
011/6336621
Email dell'Autore:
e.tiso@inwind.it
Abstract:
La tesi nasce dalla necessità di individuare come le pratiche assistenziali abitualmente gestite all’interno delle unità operative Italiane, corrispondano alle norme di asepsi e di prevenzione per la trasmissione di infezioni nosocomiali correlate alla presenza di cateteri venosi centrali ed alla loro manutenzione, individuate dalle più moderne linee guida Americane in materia. In seguito ad un introduzione fisiopatologica che individua le principali cause e i principali meccanismi di nascita di un’infezione correlata alla presenza di un catetere venoso centrale, e ad una riassuntiva revisione delle principali tipologie di cateteri, è stata effettuata un analisi di protocolli operativi. I protocolli esaminati ricercati attraverso Internet, hanno dimostrato alcune discrepanze con quanto sancito dalle linee guida di riferimento. In seguito all’analisi eseguita, che tratta tutti i punti critici a partire dall’inserimento ad arrivare alla rimozione del catetere, è stato eseguito uno studio
Incidenza delle infezioni correlate al catetere venoso centrale: indagine retrospettiva
VITTONE Manuela _slides.wps
VITTONE Manuela _tesi.doc
VITTONE Manuela
199 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Cure Complementari
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Montrucchio Prof. G.
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Tel. della Sede Lavorativa:
Email dell'Autore:
vittone27@libero.it
Abstract:
Studio retrospettivo sull’incidenza delle infezioni correlate sui pazienti ospedalizzati presso due UOA di Medicina Generale nei quali è stato posizionato un CVC nel periodo Gennaio 2000 - Agosto 2002.
I cateteri venosi centrali sono usati per la somministrazione di liquidi, farmaci, nutrienti e per controllare alcuni parametri emodinamici1.
I pazienti clinicamente più gravi sono esposti ad un elevato rischio di infezioni nosocomiali, compresa l’infezione da catetere venoso centrale2.
Il rischio di infezione del catetere venoso centrale aumenta se la procedura d’inserimento è più indaginosa3 ;questo è probabilmente causato dalla presenza di un elevato rischio di formazione di trombi e/o di ematomi, che svolgono un ruolo centrale nello sviluppo di queste infezioni.
L’incidenza delle infezioni correlate a catetere venoso centrale varia dall’1% a più del 40% nelle diverse casistiche riportate in letteratura4.
Questa larga variazione è causata principalmente dalle differenti modalità
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