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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Cure Complementari->2003-2004->
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La riflessologia podalica come intervento assistenziale al paziente terminale oncologico
FABONAN Rozella_slides.ppt
FABONAN Rozella_tesi.doc
FABONAN Rozella More Info 464 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Cure Complementari
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Cavoti Prof.ssa Anna Maria
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:

Abstract:
Le terapie complementari stanno riscotendo successo sia all’estero che in Italia. A differenza delle terapie alternative, quelle complementari si confrontano e collaborano con la medicina tradizionale.
Lo scopo della ricerca è quello di valutare se la Riflessologia Plantare può essere inserita all’interno del piano assistenziale al paziente oncologico terminale.
Nell’ospedale di Gorizia, nell’U.O. di oncologia, è stato effettuato il progetto “La riflessologia in oncologia”. Sulla base di un questionario sono stati raccolti i dati dei pazienti.Il campione è composto da 21 pazienti, 8 seguiti in forma palliative e 13 in forma audiuvante. Tutti hanno firmato il consenso informato. Ogni ciclo consiste in 16 sedute, e in totale sono state effettuate 526 sedute.
I pazienti presentano, prima che venisse loro praticato la RP, sintomi tipici della patologia (nausea, stipsi, mucosità, paura, dolore…). Al termine del ciclo la maggior parte dei sintomi psicologici e biofisici è regredita. Le sensazioni provate durante e dopo le sedute risultano positive (rilassamento, calma, tranquillità, diminuzioni dell’ansia…). Gli effetti hanno una durata di 2 giorni a 1 settimana.
La RP non ha impedito il normale svolgimento della medicina classica, né vuole porre rimedi né far diagnosi. Essa ha contribuito ad alleviare i problemi sia psichici sia biofisici del paziente oncologico terminale e a migliorare la qualità di vita del soggetto. Nonostante siano importanti ancora maggiori ricerche scientifiche, essa rispecchia gli obiettivi dell’assistenza infermieristica al paziente oncologico terminale e, quindi, può essere utilizzata come intervento infermieristico.


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