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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Cure Complementari->2005-2006->
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Studio sulla percezione della qualità di vita del paziente affetto da distorsioni lievi di ginocchio e portatore di tre diversi tipi di bendaggio
PITTON Erika_slides.wri
PITTON Erika_tesi.pdf
PITTON Erika More Info 2033 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Cure Complementari
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
TOS Prof. Pierluigi
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
erika.pitton@tiscali.it
Abstract:
Il trattamento delle lesioni traumatiche lievi di ginocchio, al Pronto Soccorso Piccoli Traumi dell’ospedale C.T.O. di Torino, è scarsamente documentato ed è spesso governato dall’esperienza soggettiva del personale medico piuttosto che da linee guida standardizzate. In queste lesioni la guarigione del LCM è di norma facile e non richiedono un’immobilizzazione stretta (gesso, tutore).
Un trattamento “funzionale” permette di far guarire la lesione legamentosa mentre si mantiene la funzione dell’articolazione così da non determinare un importante ipotonotrofia muscolare che richiederebbe tempi riabilitativi più lunghi.
Il bendaggio di Jones, preferenzialmente adottato, si compone di diversi strati di prodotti sovrapposti atti a limitare il movimento articolare. Va “protetto” dall’uso di stampelle ed ausili per non permettere che discenda verso il basso perdendo la sua funzione.
Il più moderno bendaggio funzionale è sporadicamente utilizzato. È confezionato con bende adesive elastiche e cerotti anelastici che “proteggono” la guarigione del legamento, consente una buona motilità articolare garantendo una diminuzione del dolore grazie all’azione propiocettiva esercitata dalle bende adesive.
Il bendaggio elastico infine, tipicamente riservato ai soggetti più anziani, si esegue con una semplice benda estensibile.
Dato che i trattamenti sono da considerarsi sovrapponibili per ciò che concerne la guarigione clinica definitiva, si è allora voluto studiare qual’è per il paziente il miglior bendaggio circa la percezione della qualità di vita e quindi evidenziare le eventuali complicanze.


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