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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Formazione Didattica->2002-2003->
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Programma di gestione con supporto multimediale dedicato al paziente diabetico con malattia renale (dalla nefropatia diabetica al trapianto)
ANZALONE Antonella_slides.ppt
ANZALONE Antonella_tesi.doc
ANZALONE Antonella More Info 3375 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Formazione Didattica
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Segoloni Dott. G.P. e Piccoli Dott.ssa G.B.
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
anzaloneantonella@hotmail.com
Abstract:
Questa tesi vuole essere un supporto didattico di base, utile per gestire nel migliore dei modi i pazienti con nefropatia, destinati sia alle figure sanitarie quali infermieri, medici, sia ai pazienti e ai loro familiari. Per fornire dunque un mezzo di semplice consultazione è stato privilegiato un linguaggio semplice, accompagnato da vignette e disegni per facilitare la comprensione di concetti difficili utilizzati in Nefrologia.
Il personale sanitario però, durante questo processo, deve ricordare che la popolazione a cui si rivolge è eterogenea e varia dal punto di vista anagrafico, culturale, esperenziale e che la nefropatia diabetica può influenzare negativamente le capacità cognitive dell'individuo, in seguito alla presenza di fasi di sconforto e depressione.
Questo programma permetterà ai pazienti che lo consulteranno periodicamente e lo aggiorneranno di avere adisposizione uno strumento guida che oltre a dare informazioni utili, li metterà di fronte ai loro successi o insucces

Confronto storico attuale dello sviluppo della formazione infermieristica tra Gran Bretagna e Italia
GIOIA Francesca_slides.ppt
GIOIA Francesca_tesi.doc
GIOIA Francesca More Info 406 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Formazione Didattica
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Dimonte Valerio
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
ASO Molinette - Neurochirurgia A
Tel. della Sede Lavorativa:
011/6335427
Email dell'Autore:
fragioia@yahoo.it
Abstract:
Lo sviluppo del sistema formativo Italiano si trova in continuo affanno rispetto al sistema britannico. La diversa visione della missione e nella gestione, ha generato uno squilibrio iniziale che si è trascinato per lungo tempo; fattori culturali hanno contribuito a determinare ciò, come sicuramente la scarsa scolarità e l’eccessiva sudditanza verso il corpo medico e religioso che gestiva gli ospedali.
Grazie anche ad aiuti esterni e ad una crescita culturale interna il sistema formativo italiano raggiunge traguardi d’eccellenza al pari di quello inglese; eccellenza qualitativa, ma non di metodologia, poiché, credo di poter sottolineare che le metodologie utilizzate alla School of Nursing di Dundee siano più consone a fornire insegnamenti approfonditi riguardo le materie trattate, rispetto ai nostri che tendono a concentrare troppe materie, talvolta non correlate le une con le altre, con il rischio che lo studente stesso riceva troppe “nozioni” senza essere in grado di riuscire ad uti

L'infermiere di Medicina Trasfusionale: esigenze di formazione specifica"
SAROTTO Cristian_slides.ppt
SAROTTO Cristian_tesi.doc
SAROTTO Cristian More Info 373 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Formazione Didattica
Università:
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede Cottolengo - Torino
Relatore:
Sanna Prof.ssa Antonia
co-Relatore:
Salomone Prof. Attilio
Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:

Abstract:
Oggetto della mia tesi è l’approfondimento delle conoscenze e competenze che l’infermiere deve possedere per esercitare, in maniera qualitativamente appropriata, la sua professionalità in un servizio di Medicina Trasfusionale, con particolare riferimento alla PBSC (Peripheral Blood Stem Cell - Raccolta di cellule staminali da sangue periferico).
Sono partito dalla individuazione delle conoscenze ritenute pre-requisito fondamentale per il corretto svolgimento delle funzioni previste dal profilo professionale: ho riportato le principali conoscenze di Medicina Trasfusionale inerenti la cellula staminale e ho analizzato le principali patologie suscettibili di trattamento con PBSC.
Successivamente ho posto l’attenzione sulle competenze infermieristiche specifiche nel settore tecnico, relazionale e educativo.
Infine ho analizzato lo scarto tra l’attuale formazione di base e la formazione specifica necessaria a garantire un’assistenza infermieristica di qualità all’interno di un servizio d

Lesioni da decubito e formazione continua dell'infermiere
ZAMPELLI Luana_slides.ppt
ZAMPELLI Luana_tesi.doc
ZAMPELLI Luana More Info 1983 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Formazione Didattica
Università:
Università del Piemonte Orientale A. Avogadro - Polo di Biella
Relatore:
Raineri Prof. Franco
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Unità Operativa di Medicina Riabilitativa Ospedale degli Infermi, Biella
Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
luana.zampelli@libero.it
Abstract:
Il progetto è diviso in due parti. La prima è costituita da una ricerca bibliografica che tratta l’argomento analizzandone i principali aspetti: fisiopatologia, dati epidemiologici, principi di guarigione, prevenzione e trattamento. A conclusione, è presente un capitolo interamente dedicato all’Educazione Continua in Medicina. La seconda parte è un lavoro di ricerca che si propone di raccogliere e fornire dati sull’informazione/formazione che il personale infermieristico ha nei riguardi del problema lesioni da decubito.
I dati ottenuti mettono in luce che il problema è globalmente percepito dal personale infermieristico che conosce, in genere, i principali fattori di rischio ed i presidi atti alla prevenzione ed al trattamento; una percentuale elevata d’infermieri non è, però, a conoscenza d’informazioni più approfondite legate alla problematica. Gran parte degli operatori ignora l’esistenza d’altre scale di valutazione del rischio oltre alla “scala di Norton”; alcuni citano strumenti non specifici. Per quanto riguarda gli strumenti di prevenzione, vengono ancora, talvolta, citate le ciambelle, mentre la loro controindicazione è evidenza scientifica.
Il 67% degli infermieri autopercepisce un’adeguata preparazione mirata alla gestione autonoma della persona che presenta la diagnosi lesione da decubito in forma reale o di rischio, mentre il 31% non ha questa sicurezza; questo è un dato rilevante poichè, tale problematica è pressoché onnipresente, nelle realtà assistenziali. È doveroso, quindi, come peraltro gli stessi infermieri fanno notare, pensare di dedicare interventi regolari ed obbligatori mirati alla formazione continua del professionista Infermiere, per quanto riguarda l’argomento preso in esame.


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