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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Geriatria->2001-2002->
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I centri diurni per malati di Alzheimer: un'indagine conoscitiva per dimostrare l'efficacia del trattamento riabilitativo.
PALERMO Francesca_slides.ppt
PALERMO Francesca_tesi.doc
PALERMO Francesca More Info 638 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Geriatria
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Manconi Prof.ssa Franceschina
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Unità Operativa Geriatria - Emergenza Nord - Ospedale Giovanni Bosco di Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/2402486
Email dell'Autore:
frapalermo@katamail.com
Abstract:
La tesi presenta gli aspetti fondamentali della malattia di Alzheimer:
dati epidemiologici, fattori di rischio, cause, quadro clinico, indagini diagnostiche e trattamento terapeutico e riabilitativo.
Il Centro Diurno viene presentato come struttura e come metodo di approccio alla gestione dei problemi dell’utente e della famiglia.
Prima di iniziare il lavoro vero e proprio di scrittura è stata contattata la Federazione Alzheimer Italia di Milano da cui ho ricevuto diverso materiale informativo riguardante la patologia, inoltre sono stati selezionati tre Centri Diurni che meglio rispondevano a esigenze di rappresentatività territoriale: Torino e provincia, requisiti strutturali; disponibilità degli operatori a collaborare alla somministrazione di un questionario.
Il questionario che ha come riferimento fondamentale la Carta dei Diritti del malato di Alzheimer, contiene delle domande rivolte hai parenti degli utenti allo scopo di evidenziare aspetti che sono stati considerati importa

Agitazione e demenza in pazienti istituzionalizzati: nursing ed interventi non farmacologici.
SCUDIERO Claudia Mariangela_slides.zip
SCUDIERO Claudia Mariangela_tesi.zip
SCUDIERO Claudia Mariangela More Info 183 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Geriatria
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Massaia Dott. Massimiliano
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Neurologia - ASO Molinette di Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/6335421
Email dell'Autore:
claudio.tumolo@tiscali.it
Abstract:
L’agitazione è, fra i disturbi comportamentali della demenza, una fra le principali fonti di stress del caregiver, uno dei fattori che maggiormente rende difficile la gestione e la convivenza con i malati dementi e, quindi, una fra le più frequenti cause d’istituzionalizzazione (3).
Nel 1986 l’Autrice Jiska Cohen - Mansfield (ricercatrice della George Washington University Medical Center di Washington, USA) ha descritto l’agitazione come “un’inopportuna attività verbale, vocale o motoria che non è giustificata dai bisogni e dalla confusione della persona” (81); suddividendo i comportamenti agitati in fisici e verbali, aggressivi e non aggressivi.

Alcuni dati sperimentali suggeriscono che non soltanto la terapia farmacologica, ma anche trattamenti alternativi possano determinare una riduzione dei disturbi comportamentali, come l’agitazione.
Prendendo spunto da alcuni lavori della letteratura, ci siamo proposti di valutare le modificazioni a medio termine (3 mesi) del sintomo non co

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