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Tutti i documenti->Consultazione tesi->Geriatria->2003-2004->
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L'anziano in dimissione: osservazione sull'educazione della terapia farmacologica
MOSSO Marco_slides.wri
MOSSO Marco_tesi.wri
MOSSO Marco
0 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Geriatria
Università:
Università Gemelli - Sede Torino
Relatore:
Raiteri Prof.ssa Patrizia
co-Relatore:
Derossi Prof.ssa Anna Maria
Sede Lavorativa dell'Autore:
Re.S.A. Asl 3 - Presidio Birago di Visce - U.O. Geratria
Tel. della Sede Lavorativa:
Email dell'Autore:
marcoip1@virgilio.it
Abstract:
Gli anziani rappresentano la fascia di popolazione che maggiormente ricorre all’uso dei farmaci, a causa della pluripatologia cronica che li affligge. In particolare, si registra un impiego scorretto degli stessi, con conseguenze che possono determinarne l’ospedalizzazione. A questo tema è sensibile il Ministero della Salute, che, nella campagna sul benessere degli anziani del 2004, ha sottolineato l’importanza dell’educazione ai farmaci, invitando gli operatori sanitari a stringere con l’utenza e la sua famiglia un’alleanza terapeutica.
Lo studio, dopo aver indagato sui lavori esistenti in letteratura, si propone di osservare quali informazioni sulla terapia, fornite dall’èquipe sanitaria in fase di dimissione, vengono recepite dal paziente e/o dal caregiver. Ci si è soffermati inoltre sulla partecipazione degli infermieri al processo di apprendimento e il gradimento degli utenti sull’istruzione ricevuta. A tale scopo si è adottato lo strumento dell’intervista guidata, raccolta su un campione di 28 persone, presso un reparto ospedaliero di geriatria.
Dall’analisi emerge che le informazioni recepite dal discente risultano inferiori a quelle necessarie, rispetto alle linee guida ministeriali; la soddisfazione sulla metodologia educativa è del 29%. Significativa risulta la ridotta partecipazione degli infermieri all’addestramento.
Pur riconoscendo la limitatezza del campione, si evidenzia il problema di una comunicazione terapeutica incapace di essere recepita a fondo dal discente, al quale l’infermiere deve sensibilizzarsi ed essere sensibilizzato, se vuole attendere alla sua funzione educativa, descritta nel profilo professionale.
L'anziano ospedalizzato: disagi e percezione della qualità dell'assistenza.
NOSENZO Chiara_slides.ppt
NOSENZO Chiara_tesi.doc
NOSENZO Chiara
425 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Geriatria
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Massaia Dott. Massimiliano
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Tel. della Sede Lavorativa:
Email dell'Autore:
chiarainviaggio@hotmail.com
Abstract:
L’assistenza infermieristica, anche se pensata per tutelare il benessere del paziente, comprende tutta una serie di manovre che rischiano di diventare fonte di disagio, in quanto violano la privacy del paziente.
Pensando in particolare all’assistenza al paziente anziano, che è definito generalmente in letteratura come poco adattabile ai cambiamenti e poco disposto a tollerare l’invasione della sua sfera personale, è nata l’esigenza di raccogliere il punto di vista del paziente stesso riguardo alla sua percezione dell’assistenza, agli eventuali disagi causati da essa e ai suoi principali punti forti.
Da quest’esperienza è stato possibile individuare manovre e, soprattutto, atteggiamenti del personale infermieristico che rendono più o meno apprezzabile l’assistenza secondo i canoni e le aspettative del paziente anziano.
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