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Tutti i documenti->Consultazione tesi->Geriatria->2004-2005->
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Il miglioramento della qualità di vita dell'ospite nelle RSA attraverso il potenziamento delle capacità residue. Una proposta infermieristica
CONTESSA Erica_slides.ppt
CONTESSA Erica_tesi.doc
CONTESSA Erica
551 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Geriatria
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Baldan Ornella
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Tel. della Sede Lavorativa:
Email dell'Autore:
erica815@libero.it
Abstract:
Obiettivi
Identificare quali interventi adottano le RSA prese in esame per il mantenimento delle capacità residue al fine di promuovere un miglioramento della qualità di vita.
Valutare la qualità della vita percepita dagli anziani.
Proporre nuovi elementi di riflessione per il miglioramento dell’assistenza infermieristica in ambito geriatrico attraverso una revisione bibliografica.
Introduzione
Il progressivo aumento dell’attesa di vita è un traguardo straordinario solo se viene garantita all’anziano un’esistenza serena attuando interventi con l’obiettivo di procrastinare il più possibile il decadimento fisico, mentale o la perdita di autonomia per le attività di vita quotidiana. A tal proposito l’assistenza infermieristica dovrà essere orientata verso una presa in carico degli anziani attraverso piani assistenziali individualizzati con interventi specifici per il mantenimento delle capacità residue al fine di promuovere un miglioramento della qualità di vita.
Strumenti e metodi
Per la stesura della ricerca è stato impiegato l’approccio qualitativo, in quanto ritenuto più idoneo allo studio. La ricerca qualitativa è stata condotta attraverso un’intervista strutturata guidata da un questionario somministrato ai responsabili infermieristici delle RSA oggetto dell’indagine.
Il questionario è stato distribuito in dieci RSA di aziende sanitarie pubbliche e private torinesi.
Inoltre, sono state raccolte delle testimonianze di sei ospiti attraverso un questionario somministrato ad anziani privi di deterioramento cognitivo.
Dai questionari somministrati ai responsabili di RSA si deduce che malgrado gli sforzi, vi sono ancora delle carenze strutturali e gestionali che impediscono o limitano il miglioramento della qualità di vita degli ospiti. Questa idea è rafforzata dalle testimonianze degli utenti. Pertanto questi elementi sono stati uno stimolo per ricercare interventi propositivi per migliorare l’assistenza infermieristica e la qualità di vita degli ospiti .
Risultati
A causa dell’aumento progressivo dell’attesa di vita, è sempre più importante assicurare agli anziani il massimo benessere durante tutta la loro esistenza.
Le RSA oggetto del campione hanno dimostrato di adottare diverse strategie per il mantenimento delle capacità residue ma hanno manifestato di possedere un’organizzazione piuttosto rigida non concedendo una certa flessibilità sugli orari delle attività collettive o per ciò che concerne la scelta, da parte degli ospiti lucidi, tra più portate dei menù.
Le testimonianze degli ospiti raccolte, hanno evidenziato una comune insoddisfazione per la qualità della loro vita, l’impossibilità a coltivare i loro interessi, la sensazione di solitudine e la nostalgia della vita quotidiana che conducevano prima del loro ingresso in RSA.
Conclusioni
La fiorente letteratura sulla qualità di vita dell’anziano istituzionalizzato, ci fa auspicare importanti traguardi in campo infermieristico nell’assistenza al paziente geriatrico.
Peraltro è evidente, che non è possibile sviluppare strategie di miglioramento continuo dei risultati in RSA senza periodiche valutazioni della qualità del servizio stesso e sulla qualità della vita percepita dagli ospiti.
Record
1
di
2
su
2