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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Management-Organizzazione->2001-2002->
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Autonomia e responsabilità dell'infermiere. Indagine presso l'Ospedale Maggiore di Chieri.
BERRUTO Elisa_slides.ppt
BERRUTO Elisa_tesi.doc
BERRUTO Elisa More Info 1808 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Management/Organizzazione
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Dimonte Dott. Valerio
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Terapia Intensiva - Ospedale Maggiore di Chieri (TO)
Tel. della Sede Lavorativa:
011/94294204
Email dell'Autore:
eli.berruto@tiscali.it
Abstract:
TITOLO
Autonomia e responsabilità dell’infermiere. Indagine presso l’Ospedale Maggiore dei Chieri.

OBIETTIVO
Valutare quanto l’infermiere si consideri, e venga considerato dal gruppo medico ed il coordinatore infermieristico, autonomo responsabile e competente presso un reparto di area critica.

INTRODUZIONE
La ricerca che ho condotto ha origine dall’importanza che l’autonomia e le com-petenze rivestono nella professione infermieristica. Questo studio ha esplorato, in una realtà presa a campione, come gli infermieri, i medici ed il coordinatore in-fermieristico, percepiscono l’agire dell’infermiere autonomo e competente viste le recenti innovazioni normative.
Si è voluto saggiare come gli infermieri ed i medici, loro stretti collaboratori in un reparto di area critica, possano accettare i nuovi cambiamenti formativi della pro-fessione supportati dalla vigente legislazione a riguardo. Inoltre si è voluto evi-denziare come gli infermieri ed i medici siano pronti a condividere

Revisione della cartella infermieristica in area medica (Dipartimento di Medicina Specialistica)
RIBET Simona_slides.ppt
RIBET Simona_tesi.doc
RIBET Simona More Info 1932 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi D.U.I.
Aree Specialistiche:
Management/Organizzazione
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Mulassano Prof. Giacomo
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
ribet.simona@tiscali.it
Abstract:
Durante l'esperienza nell'Unità Operativa di Medicina dell'Ospedale Evangelico Valdese di Torino, è nata l'idea di studiare la cartella infermieristica per valutare se fosse un documento valido per la trascrizione e l'erogazione dell'assistenza. L'obiettivo della tesi era ottenere una documentazione infermieristica valida e metodologicamente corretta, che potesse aiutare e guidare gli infermieri nella pianificazione dell'assistenza, partendo dallo studio della cartella infermieristica adottata nel raparto.
Il lavoro è stato suddiviso in varie fasi:
· E' stata elaborata una linea guida delle parti fondamentali che deve possedere una cartella infermieristica.
· Si è deciso di utilizzare il Modello di valutazione della cartella infermieristica elaborata da Riccelli e Gatta (dirigenti di assistenza infermieristica) per lo studio della cartella infermieritica non compilata (valutata INSUFFICIENTE) e lo studio di 100 cartelle infermieristiche compilate (valutate DISCRETE).
· Si è svilupp

La gestione infermieristica del paziente affetto da meningite batterica.
SILVESTRI Emilia_slides.ppt
SILVESTRI Emilia_tesi.doc
SILVESTRI Emilia More Info 404 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Management/Organizzazione
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
BONORA Dott. Stefano
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Chirurgia Specialistica - Ospedale Evangelico Valdese - Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/6540240
Email dell'Autore:
emilia.silvestri@jumpy.it
Abstract:
Il lavoro nasce dall’esigenza di fornire una maggiore conoscenza della meningite, malattia che purtroppo non è ancora debellata. È necessario però mettere in luce due problemi fondamentali che caratterizzano tale infezione. Il primo relativo alla difficoltà di poter effettuare una tempestiva diagnosi, poiché tale patologia viene spesso confusa con altre di minore entità; il secondo relativo alla poca conoscenza del problema da parte del personale sanitario con il rischio di compromettere la propria salute e quella degli altri. Si giunge alla conclusione che non esiste una soluzione che possa risolvere entrambi i problemi ma si può affermare che una maggiore conoscenza della malattia potrebbe ridurre i danni provocati dalla stessa.

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