Navigatore Files
Consultazione tesi
altro
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Area Critica
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2006-2007
2007-2008
Comunicazione-Relazione
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Cure Complementari
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2005-2006
Cure Domiciliari
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
Etica
1997-1998
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Formazione Didattica
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Geriatria
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
Management-Organizzazione
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
Oncologia
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2007-2008
Pediatria
2001-2002
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Psichiatria
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Sanita Pubblica-Medicina di Comunita
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
Ricerca libera
Cerca in:
Nome file
Commento
Parole Chiave
Tutti i documenti->Consultazione tesi->Management-Organizzazione->2003-2004->
Titolo
Autore
Dettagli
Dimensione
Il ruolo del coordinatore nello sviluppo della dimensione etico-deontologica del gruppo di lavoro
BRUSATI Silvia_slides.ppt
BRUSATI Silvia_tesi.zip
BRUSATI Silvia
225 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Management/Organizzazione
Università:
Università Cattolica del Sacro Cuore di Torino
Relatore:
CORTESE Prof.ssa Cecilia
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Azienda Ospedaliera di Bisto Arsizio U.O. Malattie Infettive
Tel. della Sede Lavorativa:
0331/699315
Email dell'Autore:
sasslong01@libero.it
Abstract:
Oggetto: identificare quale ruolo ha il coordinatore per orientare gli operatori sanitari ad argomentare le scelte professionali secondo criteri etico-deontologici. La tesi si è basata sull’analisi dei dati raccolti dalla somministrazione di un questionario agli infermieri e ai rispettivi coordinatori, circa il tema etico-deontologico, avvenuta nell’Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (Varese), azienda presso la quale svolgo la mia attività professionale. Dopo aver individuato i valori della professione infermieristica, sono state descritte le caratteristiche che il coordinatore deve possedere, ovvero gli strumenti, al fine di orientare il gruppo di lavoro verso comportamenti eticamente corretti.
Materiali e metodi: La relazione è stata costruita utilizzando un questionario i cui risultati sono stati tradotti in grafici ognuno dei quali è stato commentato. Ciò ha condotto all’identificazione del problema e ad una conseguente ricerca bibliografica mirata (testi, articoli). L’individuazione dell’obiettivo da raggiungere ha orientato il percorso dell’elaborato. E’ stato molto arricchente il confronto che mi è stato possibile avere con una collega in quanto ha permesso, in particolar modo durante l’analisi dei dati del questionario, di osservare i risultati con una prospettiva diversa e più allargata.
Risultati: i risultati raggiunti sono due. Il primo riguarda il questionario: su 6 coordinatori hanno risposto in 5 e su 75 questionari consegnati agli infermieri ne sono stati restituiti 53. Nonostante l’attività degli operatori sanitari sia intensa essi hanno risposto con partecipazione, dunque, si dimostra la fattibilità di una raccolta dati anche complessa. Il secondo riguarda il raggiungimento dell’obiettivo “identificare quale ruolo ha il coordinatore per orientare gli operatori sanitari ad argomentare le scelte professionali secondo criteri etico-deontologici”: nel capitolo 3, “Gli strumenti del coordinatore”, emergono le caratteristiche ovvero gli strumenti che il coordinatore deve possedere nell’accompagnare lo sviluppo del processo etico-deontologico del gruppo di lavoro.
Conclusioni: dall’analisi dei questionari è emersa una evidente difficoltà, sia da parte degli infermieri che dei coordinatori, nell’affrontare le tematiche etico-deontologiche. Sono manifesti i diversi e soggettivi approcci da parte di ognuno di loro e vi è soprattutto una carenza nella condivisione di criteri su cui orientare le proprie scelte e i propri obiettivi assistenziali che si ripercuotono sulla persona assistita. Al coordinatore spetta rafforzare la propria leadership dando vita a nuovi assetti organizzativi, costruendo percorsi per progetti, implementando la formazione e con essa il confronto intra e inter-professionale.
Il ruolo del coordinatore infermieristico tra competenze richieste e competenze attese. Una ricerca qualitativa presso l'ASL 19 di Asti
GATTI Sabrina_slides.wri
GATTI Sabrina_tesi.doc
GATTI Sabrina
178 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi D.U.I.
Aree Specialistiche:
Management/Organizzazione
Università:
universita' del Sacro Cuore - Sede Cottolengo - Torino
Relatore:
Capello Prof.ssa Simona
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
Dipartimento Salute Mentale SOC Psicologia ASL 19 Asti
Tel. della Sede Lavorativa:
0141/487651
Email dell'Autore:
sabrina.gatti@libero.it - sgatti@asl19.asti.it
Abstract:
L’elaborato prevede una parte di ricerca sul campo al fine di raccogliere le opinioni, le idee, le riflessioni dei coordinatori infermieristici sul tema delle competenze professionali che caratterizzano il loro ruolo organizzativo. La metodologia utilizzata è di tipo quali-quantitativo e prevede la conduzione di interviste semi-strutturare della durata di 30-45 minuti circa. Il campione è composto da 29 soggetti autoselezionatesi, è eterogeneo comprendendo il territorio e l’ospedale. I risultati sono letti alla luce della letteratura sul tema, con l’obiettivo di elaborare un possibile mosaico delle competenze richieste al coordinatore infermieristico oggi in Sanità. Il lavoro prevede una restituzione, nella forma di una sintesi rivolta a tutti gli operatori coinvolti nella ricerca. Il gruppo coinvolto ha dimostrato grande interesse e disponibilità. Dal contesto emerge che sono ritenute importanti sia le competenze tecnico-assistenziali, sia quelle manageriali che quelle relazionali. Il campione pone l’accento su quest’ultime, indicando le competenze di leadership fondamentale strumento per la gestione dei conflitti, la negoziazione, la motivazione dei collaboratori.
In particolare sembra emergere la necessità di saper declinare con flessibilità il proprio stile di leadership, esprimendolo in una competenza analitica e progettuale che sappia rispondere alle diverse esigenze del contesto operativo.
L'informatizzazione del D.E.A. Aspetto Qualitativo
RASO Giuseppe_slides.wri
RASO Giuseppe_tesi.doc
RASO Giuseppe
314 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Management/Organizzazione
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Russo Dott. Roberto
co-Relatore:
Sede Lavorativa dell'Autore:
ASO Orbassano (TO)
Tel. della Sede Lavorativa:
011/9026228
Email dell'Autore:
giuseppina6@alice.it
Abstract:
Oggi le Aziende sono sempre più condotte a intraprendere e sviluppare percorsi mirati all'incremento di efficacia ed efficienza dei servizi. L'inserimento dell'informatica in questo contesto può essere un valido supporto alle attività anche in un ambito sanitario "critico". Obiettivo di questo studio è quello di verificare l'efficacia e l'efficienza di un sistema informatizzato per la gestione oltre che amministrativa ma anche clinica dei pazienti che si rivolgono alla struttura.
Lo studio condotto attraverso un questionario scritto, con domande sia aperte che a scelta multipla, è stato proposto al personale medico e infermieristico del DEA/PS dell'ASO San Luigi di Orbassano.
Dall'indagine effettuata è emerso che l'introduzione di specifici strumenti informatici può contribuire all'efficenza nella gestione di un DEA.
Record
1
di
6
su
6