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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Oncologia->2004-2005->
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Per una nuova cartella infermieristica oncologica: analisi qualitativa degli strumenti attualmente adottati in tre ospedali torinesi
BARRA Serena_slides.ppt
BARRA Serena_tesi.pdf
BARRA Serena More Info 2420 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Oncologia
Università:
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede Cottolengo - Torino
Relatore:
Cirio Prof. Franco
co-Relatore:
Derossi Prof.ssa Annamaria
Sede Lavorativa dell'Autore:
UOA Cardiologia UTIC Ciriè (TO)
Tel. della Sede Lavorativa:
011/9217353
Email dell'Autore:
serena84b@yahoo.it
Abstract:
Oggetto: La trattazione riguarda la cartella infermieristica applicata all’ambito oncologico. Dal momento che rappresenta lo strumento fondamentale per attuare l’intero processo di nursing, essa deve rispondere a vari requisiti, primo fra tutti la completezza. Tale caratteristica deve esistere anche in virtù del fatto che la malattia tumorale coinvolge non solo il piano fisico, ma anche quello psicologico: l’assistenza infermieristica, quindi, deve essere mirata e olistica.

Materiali e metodi: Per elaborare la tesi e ricercare le caratteristiche di una buona cartella infermieristica e della patologia tumorale, si è proceduto con l’analisi della letteratura scientifica riguardante questi argomenti. In seguito, è stato somministrato un questionario agli infermieri dei reparti di oncologia e dei day hospital oncologici degli ospedali Cottolengo, S.G. Bosco e Gradenigo, al fine di fare emergere eventuali carenze e difficoltà riscontrate nell’utilizzo delle documentazioni infermieristiche in uso nelle loro unità operative, e raccogliere suggerimenti per possibili cambiamenti.

Risultati: I dati forniti dal questionario evidenziano, principalmente, due informazioni: a) gli infermieri intervistati ritengono incomplete le cartelle infermieristiche utilizzate; b) l’elemento che è stato maggiormente ritenuto sottovalutato è rappresentato dallo spazio dedicato al controllo del dolore, sintomo molto frequente nei malati oncologici.

Conclusioni: le esigenze degli operatori hanno fatto scaturire la necessità di modificare la loro cartella infermieristica, rendendola più completa e conforme alle problematiche dei pazienti. In particolare, per l’ospedale Cottolengo, ne è stata elaborata una nuova, che risponde in misura maggiore ai requisiti di precisione e completezza. Nell’ultima parte della trattazione, si è proposto un modello di cartella infermieristica che, oltre a rispettare le caratteristiche sopra citate, si pone l’obiettivo di rendere più uniforme la documentazione, potendo essere usato sia nei reparti di degenza, sia nei day hospital oncologici.


Indagine multicentrica sulla qualità di vita post trapianto nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo allogenico
COLOMBANO Chiara_slides.wri
COLOMBANO Chiara_tesi.doc
COLOMBANO Chiara More Info 2158 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Oncologia
Università:
Universita' degli Studi di Torino
Relatore:
Altini Prof. Pietro
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
fragolina74@virgilio.it
Abstract:
Il trapianto di midollo osseo rappresenta una tappa fondamentale nella strategia terapeutica di molte emopatie maligne e tumori solidi, delle aplasie midollari, delle talassemie, delle immunodeficienze congenite, nonché di numerose malattie metaboliche congenite dell’infanzia.
Il trattamento della malattia, per essere efficace, richiede l’ablazione delle cellule malate ed il trapianto di midollo osseo. Durante le diverse tappe del trapianto il paziente si trova in una fase di severa immunodepressione che richiede l’isolamento protettivo del soggetto trapiantato.
Anche dopo il trapianto, il paziente si trova a dover vivere in una situazione di isolamento e a dover mettere in atto attenzioni particolari per salvaguardare la sua situazione di immunodeficienza.
Tutto questo serve sì a proteggere il paziente, ma d’altro canto, compromette i suoi bisogni emotivi e sociali, tende a violare la sua intimità, limita le sue possibilità comunicative e determina una perdita di status e di identità personale (1).
Occorre quindi indagare come il paziente vive questo impatto, le sue emozioni, il suo vissuto rispetto alla presenza dei familiari, com’è la sua qualità di vita.
Per fare questo appare necessario pertanto indagare il problema dal punto di vista del paziente.
Partendo da questo detto si è giunti a definire l’obiettivo della tesi:
Indagare, attraverso uno studio osservazionale multicentrico, la qualità di vita e i possibili fattori ad essa associati nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo allogenico.



Salute, malattia, morte: un'analisi transculturale
LA TORRE Pasquale_slides.wri
LA TORRE Pasquale_tesi.doc
LA TORRE Pasquale More Info 69 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi D.U.I.
Aree Specialistiche:
Oncologia
Università:
Università di Parma
Relatore:
Gardini Prof.ssa Federica
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Tel. della Sede Lavorativa:
0521/702015
Email dell'Autore:
latorrep@libero.it
Abstract:
In Italia, tra i numerosi fenomeni che interessano il campo sociosanitario, due risultano di particolare importanza: l’invecchiamento della popolazione e l’ inserimento di immigrati provenienti da diverse regioni del mondo.
In Europa, l’Italia e’ al 4° posto come Paese interessato al fenomeno dell’ immigrazione. Gli stranieri con regolare permesso di soggiorno sono circa 1.360.000, che sommati a quelli che in media hanno richiesto il permesso di soggiorno risultano essere 1.600.000 pari al 2,8% della popolazione. Su 10 immigrati 4 sono europei, 3 africani, 2 asiatici e 1 americano.
Il 50% e’ di religione cristiana, il 32,45 mussulmana, il 17,4% altre religioni come l’ induismo, il buddismo, le religioni tradizionali africane e l’ebraismo
Nel nostro Paese, il diritto alla salute, come stabilisce l’ art 32 della Costituzione, e’ garantito a tutti gli individui senza nessuna distinzione.
I legislatori per far fronte alle nuove problematiche di ordine giuridico e amministrativo legate all’ immigrazione, hanno formulato nuovi provvedimenti in linea con il dettato costituzionale.
L’islamismo, l’induismo, il buddismo e l’ebraismo, sono le religioni a cui corrispondono le macroaree geografiche da cui proviene la maggior parte degli immigrati, e che rappresentano la variante culturale presente nella popolazione dei malati ricoverati.
Per ottimizzare l’applicazione del dettato etico, l’infermiere dovra’ approfondire l’impegno verso l’antropologia culturale, le lingue straniere e il nursing transculturale basato sulle teorie di M. Leininger.
Per affrontare adeguatamente la complessa situazione assistenziale, in linea con i bisogni e le scelte del malato, il rispetto dei valori e della dignita’, l’infermiere assume una coscienza professionale sempre piu’ dinamica, capace di far fronte a un’utenza piu’ informata, piu’ attenta e multietnica.
























Il trattamento dietetico nel paziente portatore di ileostomia: studio prospettico
LUCA Marco_slides.ppt
LUCA Marco_tesi.doc
LUCA' Marco More Info 577 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Oncologia
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Mussa Prof.ssa Maria Valentina
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Dermatologia San Lazzaro di Torino
Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
marcolucas@libero.it
Abstract:
La tesi di laurea è una sintesi intesa a porre in luce l’importanza di un adeguato trattamento dietetico nei pazienti ileostomizzati in modo da non dar luogo ad evidenti sindromi cliniche di carenza. Lo studio di tipo descrittivo, e quanto si propone di dimostrare, ha come obiettivo quello di valutare l’utilità di un trattamento dietetico basato sull’assunzione giornaliera di spremuta d’arancia non filtrata pari a 750ml con l’aggiunta di fibre alimentari pari a 3 misurini da 5gr. ciascuno per complessivi 15gr. sia sull’equilibrio idroelettrolitico che sull’emissione di feci.

Una valutazione efficace dei sintomi, aspetto primario nella pianificazione assistenziale, nella realtà non viene attuata in maniera adeguata;
MICHELI Patrizia_slides.ppt
MICHELI Patrizia_tesi.doc
Nella gestione di tali manifestazioni cliniche gli infermieri svolgono un ruolo indispensabile per l’ottimizzazione delle conoscenze basate sull’evidenza e per il progresso della ricerca clinica. More Info 4217 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Oncologia
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Marchese Rosella
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
patriziamicheli@virgilio.it
Abstract:
OBIETTIVO
Descrivere le modalità infermieristiche di valutazione e trattamento dell’emesi da chemioterapia negli Ospedali della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Evidenziare, inoltre, eventuali disomogeneità di intervento assistenziale tra i vari centri e definire una mappa particolareggiata della Rete Infermieristica.

INTRODUZIONE
Gli effetti collaterali della chemioterapia, in particolare nausea e vomito, possono provocare una serie di sintomi fisici ed emozionali che si ripercuotono negativamente sulla qualità di vita del paziente.
L’analisi della letteratura ha evidenziato:

Fatigue e qualità nei pazienti con leucemia mieloide acuta
SIMONELLI Niccolò_slides.ppt
SIMONELLI Niccolò_tesi.zip
SIMONELLI Niccolò More Info 335 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Oncologia
Università:
Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro" di Novara
Relatore:
ALESSIO Angioletta
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
calebop83@yahoo.it
Abstract:
Durante il periodo di tirocinio, nell’anno accademico 2003/04, presso la S.O.C. di ematologia dell’ ASO di Alessandria, ho osservato che la fatigue percepita dai pazienti non veniva accertata in alcun modo da parte degli operatori sanitari.
Nel corso dei miei studi ho appreso, invece, che la fatigue può ricoprire un ruolo di primaria importanza sulla qualità di vita di tutti i pazienti oncologici e la sindrome fatigue viene definita come un fenomeno fortemente soggettivo nella percezione e può presentare diversi fattori correlati che possono generarla; per tali caratteristiche la fatigue ha sempre presentato la necessità di elaborare strategie di valutazione del fenomeno per capire come orientare gli interventi nella clinica al fine di realizzare un’efficace assistenza.
Lo scopo di questo studio è quello di fare una chiara fotografia della percezione della fatigue in pazienti affetti dalla Leucemia Mieloide Acuta.
Lo studio, di tipo osservazionale/descrittivo, si avvale del metodo di interrogazione attraverso la scala di valutazione EORTC-C30 (European Organization for Research and Treatment of Cancer Qualità of Life) version 3.0. Inoltre sono stati raccolti dei dati relativi ai pazienti: età, sesso, patologia (citotipo LAM) e la fase del processo di cura che stavano affrontando.
I risultati suggeriscono che per i pazienti leucemici la fatigue è fortemente associata alla somministrazione di chemioterapici, in particolare al primo ciclo di antiblastici, quasi ne fosse una complicanza e se fosse verificata tale tesi, l’infermiere dovrà monotorizzare con idonee scale valutative l’insorgenza e l’esistenza della sindrome fatigue.
Si deve notare che il momento della prima somministrazione di chemioterapici coincide con la degenza in ospedale e la probabile “sopportazione” delle complicanze della terapia con antiblastici (anemia, febbre, stress, ecc…) che sono generatrici anch’essi di fatigue, perciò la percezione della fatigue in pazienti con Leucemia Mieloide Acuta dovrà essere ancora osservata e descritta con altri studi di ricerca di tipo osservazionale/descrittivo.


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