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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Pediatria->2001-2002->
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Gestione infermieristica del catetere venoso centrale nel neonato
CALVIO Stefania_slides.wri
CALVIO Stefania_tesi.zip
CALVIO Stefania More Info 2960 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Pediatria
Università:
Università degli studi di Torino
Relatore:
Silvestro Prof.ssa Leandra
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Reparto otorino-oculistica - Ospedale Gradenigo - Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/8151702
Email dell'Autore:
ste79@email.it
Abstract:
La possibilità di effettuare una Nutrizione Parenterale Totale (NPT o TPN) attraverso un catetere venoso centrale (CVC) ha consentito di aumentare, nel tempo, il tasso di sopravvivenza dei neonati di basso peso alla nascita e/o portatori di malformazioni congenite del tratto digestivo.
Tale miglioramento ha avuto luogo a partire dagli anni ’80, quando si è diffusa la pratica della TPN ed è di conseguenza iniziata l’estensione di protocolli infermieristici volti a garantire la miglior gestione, dapprima solo ospedaliera ed in seguito domiciliare, dei CVC e della TPN. L’infermiere ha assunto il compito vitale di garantire il funzionamento, la conservazione e la protezione della linea venosa centrale e, successivamente, ha anche svolto - e svolge - un ruolo “didattico” nei confronti delle madri che gestiranno a domicilio la TPN del loro bambino.
Studi retrospettivi e review interne ospedaliere confermano un dato fondamentale nella comprensione degli schemi di nursing della NPT: IL TASSO

Prevenzione delle infezioni ospedaliere nel neonato prematuro: assistenza infermieristica.
CAPUTI Rita_slides.ppt
CAPUTI Rita_tesi.doc
CAPUTI Rita More Info 822 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Pediatria
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Silvestro Dottoressa Leandra
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
Terapia intensiva neonatale - Ospedale Sant'Anna di Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/3134553
Email dell'Autore:
om3@noicom.net
Abstract:
La prevenzione delle infezioni ospedaliere è un aspetto molto importante: i comportamenti infermieristici di prevenzione che l’infermiere professionale attua sempre, e soprattutto nei confronti di quei pazienti estremamente suscettibili, come possono essere i neonati prematuri nelle Terapie Intensive Neonatali, riducono notevolmente le infezioni. Nella mia tesi ho voluto trattare la storia delle infezioni ospedaliere, il meccanismo della trasmissione degli agenti patogeni, i fattori di rischio di infezione per un neonato ricoverato all’interno di una Terapia Intensiva Neonatale ed infine ho confrontato due protocolli (Ospedale Infantile Regina Margherita e Maria Vittoria) mettendo in evidenzia le tecniche corrette di inserzione e medicazione della cannula venosa centrale, che è una delle tante procedure invasive che può provocare infezione nei neonati presenti nelle Terapie Intensive.




Le strategie educative nella prevenzione dell'obesità infantile.
GIGLIOTTI Alessandra_slides.zip
GIGLIOTTI Alessandra_tesi.doc
GIGLIOTTI Alessandra More Info 246 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Pediatria
Università:
Università Cattolica del Sacro Cuore - sede Torino
Relatore:
Nugara Prof.ssa Rosaria
co-Relatore:
Morchio Prof.ssa Maria Grazia
Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:
alessandragigliotti@libero.it
Abstract:
La scelta di affrontare il tema dell’obesità infantile, nella presente tesi, è maturata dalla considerazione che tale patologia è oggi in costante aumento, promuovendo dibattiti e ricerche di grande attualità.
In particolare è aumentato il numero di bambini tra sei e dodici anni con problemi di peso, di obesità. Da tale considerazione, è emerso il desiderio di approfondire le mie conoscenze sull’argomento e di proporre degli strumenti per compiere, nell’ambito dello stile di vita delle famiglie, le scelte adeguate per assicurare un’alimentazione appropriata e corrispondente ai bisogni di ciascuno e in particolare dei bambini in fase di sviluppo.
La presente tesi si suddivide in due parti. La prima parte affronta il tema dell’obesità infantile, quale emerge dalla letteratura specifica; la seconda, partendo da una ricerca condotta in ambito scolastico sulla soddisfazione del servizio mensa, propone alcune strategie di intervento contro l’obesità.
La rilevazione delle abitudini alim

L’infermiere professionista: ipotesi di un progetto riabilitativo – educativo per le famiglie con bambini autistici.
MONAGHEDDU Elisabetta_slides.zip
MONAGHEDDU Elisabetta_tesi.doc
MONAGHEDDU Elisabetta More Info 1445 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Pediatria
Università:
Università Sacro Cuore - sede Torino
Relatore:
Gada Prof. Ernesto
co-Relatore:
Derossi Prof. Anna Maria
Sede Lavorativa dell'Autore:
Reparto Oncologia - Ospedale Cottolengo di Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/5225475
Email dell'Autore:
bettissima@tin.it
Abstract:
Il mio interesse per la sindrome autistica nasce da un’esperienza di volontariato svoltasi in una colonia di bambini, ed inoltre per il mio forte interesse per l’area pediatrica .
L’obiettivo della mia tesi è di comprendere il ruolo dell’infermiere accanto alla famiglia, che si trova ad affrontare l’esperienza della sindrome autistica, focalizzando l’attenzione su particolari situazioni:il momento della diagnosi, che si verifica entro i primi due anni di età, i bisogni del bambino nella quotidianità e la loro gestione.
A proposito di quest’ultimo aspetto ho elaborato un progetto riabilitativo – educativo che si propone come obiettivo il raggiungimento dell’autonomia nell’espletamento dei suoi bisogni primari, lo sviluppo dell’interazione sociale ed il coinvolgimento della famiglia.
Mi sono soffermata su uno specifico ruolo dell’infermiere:quello di informatore ed educatore sanitario.
Infine, nell’ambito della riabilitazione del bambino autistico, ho preso in considerazione il ruolo

Il bambino e il camice bianco. La paura del piccolo paziente nei confronti del personale sanitari.
TOMASSIN Irene_slides.ppt
TOMASSIN Irene_tesi.doc
TOMASSIN Irene More Info 360 kb.
Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Master
Aree Specialistiche:
Pediatria
Università:
Università degli Studi di Torino
Relatore:
Silvestro Dott.ssa L.
co-Relatore:

Sede Lavorativa dell'Autore:
DEA - Pronto Soccorso Dell'O.I.R.M. di Torino
Tel. della Sede Lavorativa:
011/3135059
Email dell'Autore:
antred@tin.it
Abstract:
La paura del personale sanitario può insorgere per diverse variabili presenti nel bambino in maniera più o meno accentuata: la sua intrinseca condizione d’inferiorità, minor età, accortezza, esperienza e dipendenza nei confronti dell’adulto; l’implicazione di fattori individuali, culturali e sociali; la considerazione del malessere fisico come aggressione, punizione, maltrattamento nonché mezzo di coercizione educativa utilizzato dall’adulto; l’associazione della paura a fantasie inconsce e la predisposizione familiare ad essa; la fiducia nella figura di attaccamento e nella competenza medica; la presenza di adulti capaci di fornire aiuto; l’estraneità della situazione esacerbata dalle caratteristiche dell’ambiente ospedaliero, nei suoi aspetti, suoni e odori; la divisa poco familiare e potenzialmente in grado di minacciare l’integrità fisica; l’atteggiamento stesso del personale sanitario.
Nel presente lavoro sono state considerate queste concause riflesse nel comportamento infantil

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