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 Tutti i documenti->Consultazione tesi->Pediatria->2003-2004->
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L'infermiere e la valutazione del dolore nel bambino ospedalizzato
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Categoria:
Tesi di laurea / Tesi specialistica
Tipo di Tesi:
Tesi C.d.L.
Aree Specialistiche:
Pediatria
Università:
Università del Sacro Cuore - sede Torino
Relatore:
Vietti Ramus Prof.ssa Marisa
co-Relatore:
Carello Prof.ssa Elisabetta
Sede Lavorativa dell'Autore:

Tel. della Sede Lavorativa:

Email dell'Autore:

Abstract:
Il dolore è una delle esperienze più temute della vita di una persona, ma quando la si vive nella fanciullezza, può avere delle il ripercussioni più o meno gravi nel tempo. L'esperienza stessa dell'ospedalizzazione, l'incontro con i medici, gli infermieri, le indagini diagnostiche e le medicine possono essere per il bambino fonte di ansia, sofferenza, paura e pianto. La funzione relazionale svolta dall’infermiere può essere fondamentale per affrontare e ridurre al minimo, o annullare, l’ansia e il disagio dell’ospedalizzazione che può vivere il bambino e la sua famiglia. Attraverso l'ascolto e la relazione d'aiuto l'infermiere inserisce il bambino nell’ambiente ospedaliero in modo più sereno e può riuscire a far esprimere al bambino il suo dolore più tranquillamente; proponendo e spiegando l'uso di scale valutative, può rilevarne la presenza e l’effetto delle cure utilizzate per alleviarlo.

Materiali e metodi: l'esperienza di tirocinio clinico espletato nell'area materno infantile ove ho tentato di sperimentare l'uso di un foglietto illustrativo ed informativo da utilizzare al momento dell'ingresso del bambino in ospedale; la visita all’Ospedale Meyer di Firenze, dove ho potuto vedere una realtà che cerca di essere più "a misura di bambino", sono state valide occasioni per approfondire, insieme alla consultazione di testi, riviste e articoli tratti da siti Internet, il tema del dolore nei bambini e come l'infermiere può e deve prendersi cura del bambino che soffre in ospedale.

Risultati: ho potuto constatare che tanti sforzi sono stati fatti per valutare e alleviare il dolore nei bambini. Le scale di valutazione del dolore non mancano anche se possono essere sempre migliorate. Ma ancora c’è molto da fare perché sempre più siano usate. Tuttavia le scale di valutazione del dolore sono efficaci nella misura in cui sono supportate dalla capacità di comunicazione empatica dell'infermiere.

Conclusioni: prendersi cura dei bambini in ospedale è indubbiamente un'esperienza difficile e faticosa, ma l'infermiere ha una formazione professionale che gli permette di assolverla con efficacia ed efficienza. Gli infermieri possono e devono contribuire sempre di più ad orientare le politiche e lo sviluppo del sistema sanitario al fine di garantire il rispetto dei diritti degli assistiti, soprattutto i più piccoli e deboli, anche con un ospedale sempre più a “misura di bambino” e senza dolore


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